In val Rendena in
particolare da non perdere “Panorama sulle Dolomiti Unesco”, un’escursione per
tutta la famiglia nei pressi di Madonna di Campiglio per ammirare le Dolomiti di Brenta divenute patrimonio
Unesco, tutti i lunedì a partire dal 18 giugno. Sempre a Madonna di Campiglio
si potrà scegliere di effettuare un’altra escursione “Percorso natura: le
sorgenti di Vallesinella” alla scoperta delle cascate omonime, tutti i giovedì
dal 21 giugno.
Ancora in val Rendena molto suggestivo è “Sentieri di vetro”
un itinerario che segue le antiche vie dei cavatori di quarzo per scoprire
geositi del Parco, le antiche vetrerie e le cave della val d’Algone.
L’escursione è di intera giornata, per cui è abbastanza impegnativa e partirà
come proposta ad inizio luglio.
Se visitate le Giudicarie
centrali potete aderire all’iniziativa “Invito nel regno dell’orso” che dal
paese di Breguzzo vi farà scoprire abitudini dell’orso e il territorio in cui è
ritornato, grazie alla collaborazione con la Società Parco faunistico di
Spormaggiore, a partire dal prossimo 22 giugno. Sempre nelle Giudicarie
centrali potete optare per un trekking con gli asini (dal 6 luglio) partendo
dalla Casa Natura Villa Santi. Nelle Giudicarie
esteriori potete partecipare invece a “Alla ricerca delle piante
officinali” dal paese di San Lorenzo di Banale e visita alla Casa del Parco
“Flora”.
Anche l’Altopiano
della Paganella offre varie iniziative tra cui “Acqua vita e tradizione”
escursione prevista ogni giovedì dal 21 giugno al torrente Massò a Molveno con
visita alla segheria veneziana e al centro ittiogenico. Sempre restando in tema
d’acqua, un’altra escursione vi porta a conoscere le cascate del Rio Bianco, a
Stenico, dal 27 giugno e in valle del
Chiese una passeggiata risale il torrente Chiese tutti i martedì dal 3
luglio, con visita anche alla Casa del Parco “Fauna”.
Per quanto riguarda la valle
di Non, centrale è il lago di Tovel e le iniziative legate a quest’ultimo,
come la camminata “Sugli alpeggi di Tovel-malga Tuena” dal famoso lago alla
malga dove si potrà assistere alla produzione di formaggi di alta montagna, dal
5 luglio. In val di Sole “Leggendo
le stelle-malga Vecchia di Dimaro” dal 20 luglio in collaborazione con il Museo
Civico di Rovereto per scoprire il cielo notturno e racconti alla malga e per i
bambini “Crea nel parco” nella località di Folgarida dal 28 giugno. I più
piccoli potranno esplorare il bosco e partecipare a laboratori per costruire
oggetti con rocce, foglie e legno.
Queste sono solamente alcune delle iniziative cui si potrà
aderire se si visita il Parco, per saperne di più anche sulle possibilità
offerte dalla ParcoCard e dalla
nuova DoloMeetCard potete visitare
il sito del Parco cercando “Pnab” sul
motore di ricerca Google e restare così aggiornati su tutte le novità del
Parco durante tutto l’anno o trovare altre proposte più adatte a voi e alla
vostra famiglia.
Lara Zavatteri

DESCRIZIONE
"La verticalità delle ripide pareti di
roccia con il loro colore giallo-grigio, e l'orizzontalità dei verdi
pascoli al di sotto conferiscono alle Dolomiti un carattere di
unicità", scrive Reinhold Messner in questo volume, straordinario omaggio alla bellezza di un capolavoro della natura frutto della tormentata orogenesi, in un processo iniziato circa 300 milioni di anni fa.
Ma se queste montagne esistono da sempre, la loro storia inizia con la "scoperta" avvenuta verso la fine del XVIII secolo, quando lo scienziato illuminista Déodat de Dolomieu identificò le particolarità del minerale che compone queste formazioni rocciose, note tra le popolazioni locali come Monti Pallidi, che da lui presero il nome.
Il 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO grazie alla loro bellezza paesaggistica e al loro valore geologico e geomorfologico.
Dal Latemar, il più alto pascolo d'Europa, al Monte Civetta una delle pareti più ambite dagli alpinisti di tutto il mondo; dalla Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti, con il suo ghiacciaio meta di sci estivo, al Lago di Misurino, coronato dalle superbe Tre Cime di Lavaredo, i "Monti Pallidi" offrono lo spettacolo di un ecosistema montano estremamente vario dal punto di vista morfologico e geologico. Un panorama a volte aspro, fatto di guglie rocciose uniche al mondo che fin dal Rinascimento hanno attirato i visitatori e ispirato poeti e scrittori.
Reinhold Messner, che tra queste montagne è nato e cresciuto e ne è diventato ambasciatore nel mondo, coordina questo volume ambizioso, che raccoglie il contributo di vari autori. L'impianto fotografico restituisce con immagini poetiche e suggestive, prese da angolazioni inconsuete, il panorama naturale ricchissimo, i paesaggi a volte lunari di questa porzione di Alpi e la vita delle popolazioni che vi abitano.
Il volume affronta inoltre la progressiva affermazione turistica del territorio e ripercorre la ricchissima storia alpinistica di cui le vette dolomitiche sono state scenario, contribuendo a fare di queste montagne un luogo simbolo del rapporto dell'uomo con l'ambiente. Un ambiente da rispettare e salvaguardare.
Tutelare e condividere il ricco tesoro culturale ereditato dagli avi, perché "le Dolomiti possano continuare a regalarci inconfondibili panorami esteriori e interiori", è il filo conduttore del libro, splendidamente illustrato dalle foto di Georg Tappeiner e arricchito dai saggi di autori quali Erwin Brunner, Ursula Demeter, Hanspeter Eisendle, Ulrich Ladurner, Michele Lanzinger e Annibale Salsa: i loro scritti offrono un ulteriore contributo alla conoscenza della specifità e delle vicende di cui le Dolomiti sono state teatro nei secoli.
Ma se queste montagne esistono da sempre, la loro storia inizia con la "scoperta" avvenuta verso la fine del XVIII secolo, quando lo scienziato illuminista Déodat de Dolomieu identificò le particolarità del minerale che compone queste formazioni rocciose, note tra le popolazioni locali come Monti Pallidi, che da lui presero il nome.
Il 26 giugno 2009 le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO grazie alla loro bellezza paesaggistica e al loro valore geologico e geomorfologico.
Dal Latemar, il più alto pascolo d'Europa, al Monte Civetta una delle pareti più ambite dagli alpinisti di tutto il mondo; dalla Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti, con il suo ghiacciaio meta di sci estivo, al Lago di Misurino, coronato dalle superbe Tre Cime di Lavaredo, i "Monti Pallidi" offrono lo spettacolo di un ecosistema montano estremamente vario dal punto di vista morfologico e geologico. Un panorama a volte aspro, fatto di guglie rocciose uniche al mondo che fin dal Rinascimento hanno attirato i visitatori e ispirato poeti e scrittori.
Reinhold Messner, che tra queste montagne è nato e cresciuto e ne è diventato ambasciatore nel mondo, coordina questo volume ambizioso, che raccoglie il contributo di vari autori. L'impianto fotografico restituisce con immagini poetiche e suggestive, prese da angolazioni inconsuete, il panorama naturale ricchissimo, i paesaggi a volte lunari di questa porzione di Alpi e la vita delle popolazioni che vi abitano.
Il volume affronta inoltre la progressiva affermazione turistica del territorio e ripercorre la ricchissima storia alpinistica di cui le vette dolomitiche sono state scenario, contribuendo a fare di queste montagne un luogo simbolo del rapporto dell'uomo con l'ambiente. Un ambiente da rispettare e salvaguardare.
Tutelare e condividere il ricco tesoro culturale ereditato dagli avi, perché "le Dolomiti possano continuare a regalarci inconfondibili panorami esteriori e interiori", è il filo conduttore del libro, splendidamente illustrato dalle foto di Georg Tappeiner e arricchito dai saggi di autori quali Erwin Brunner, Ursula Demeter, Hanspeter Eisendle, Ulrich Ladurner, Michele Lanzinger e Annibale Salsa: i loro scritti offrono un ulteriore contributo alla conoscenza della specifità e delle vicende di cui le Dolomiti sono state teatro nei secoli.